\"\"Giovedì, 16 dicembre 2010, ore 19.30. Succede di nuovo, Pino Masciari arriva nella sua terra, per un incontro a Reggio Calabria, e iniziano i problemi. Proprio com’è successo il 25 novembre scorso, a Cosenza, stessa scena: viene lasciato solo in un albergo, senza scorta, fatto registrare con il proprio nome e cognome.

Sì, avete capito bene, con il proprio nome e cognome! Questo succede in Calabria, la terra nella quale Pino non può vivere per l’elevatissimo rischio di vita, la terra che ha dovuto amaramente abbandonare molti anni fa’ a causa delle sue denunce contro la ‘ndrangheta e le sue collusioni.

In questi anni, in Calabria, era autorizzato a tornare solo per deporre come testimone in importanti processi e solo per lo stretto tempo necessario, pur fra mille difficoltà e tentativi dal farlo desistere che venivano da ogni parte, finanche da uomini delle Istituzioni in alcuni spiacevoli casi.  E’ andata così per molti anni, Pino ha sopportato di tutto, con enorme coraggio non si è mai sottratto a quello che sentiva come un dovere, ha portato le sue testimonianze in tribunale, ha corso enormi pericoli, e l’ha sempre fatto con grande rispetto delle Istituzioni e dello Stato.

Nonostante ciò, lui e la sua famiglia, sono stati costretti ad una sorta di esilio, di deportazione, perdendo i proprio affetti, i rispettivi lavori, ogni sorta di legame con la propria terra. Per 13 anni, hanno vissuto con la paura sempre addosso, perché la ‘ndrangheta non dimentica e ha tentacoli ovunque.

Siamo increduli e indignati di fronte a quest’assurdo modo di trattare una persona che ha già pagato un prezzo altissimo per lo Stato, per i suoi cittadini. Riteniamo vergognoso l’aver lasciato solo in albergo, senza scorta, Pino Masciari e proprio in Calabria, trasformandolo in un facile bersaglio.

Ancora una volta chiediamo alle Istituzioni preposte un impegno maggiore e costante nel garantire la sicurezza di Pino e della sua famiglia, sottolinenado come un deciso schierarsi dello Stato al fianco di Pino sarebbe, inoltre, un forte segnale anche nei confronti della criminalità organizzata.

Stringendoci attorno alla famiglia Masciari, riportiamo le parole dell’amico Davide Mattiello nell’apprendere ciò che stava accandendo: “Perchè continuare a torturare una famiglia cui l\’Italia dovrebbe essere grata? Che vergogna. C\’è un’Italia che non ti merita e una che ha bisogno di te.”

F.to Gli Amici di Pino Masciari

Raggiungiamo Pino Masciari al telefono alle ore 20.30, queste le sue dichiarazioni:

\”Dopo l\’incontro di domani sera non tornerò più in Calabria! Questa terra non mi vuole, non posso essere intimidito in questo modo ogni volta. La Calabria per me non fa nulla. Ed io ho paura.\”

3 Risposte

  1. Qui Bari Libera ha detto:

    Ciao paPino, a Bari non sarai solo !

    Michele Ranieri “Masciari”

  2. Andrea Moresco ha detto:

    Per quel che può valere in questo momento
    Borgosesia non ti dimentica mai

    Ma anche quella parte onesta della Calabria sono convinto che non abbia smesso di pensarti ed esserti grata, peccato che sia solo una parte. Peccato che vi sia un’organizzazione che riesca a ledere la tua storia d’amore con la tua terra nativa , tieni duro, non smettere di organizzare il tuo coraggio perchè sul tuo esempio anche noi organizziamo il nostro

    Andrea
    Libera Borgosesia

  1. Dicembre 20, 2010

    […] gli Amici di Pino, in tal senso, ciò che è successo in Calabria quattro giorni fa, quando è stato lasciato solo e senza scorta in albergo, registrato con il proprio nome e cognome, […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *